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The Minimalists

6 Dicembre 2023 di Giacomo Lanzi

Il Mito del Multitasking: Esplorare l’Illusione Digitale nel Percorso Minimalista

Viviamo in un'epoca in cui il multitasking è spesso visto come una necessità. Tuttavia, studi scientifici dimostrano che la nostra mente non è programmata per gestire più compiti contemporaneamente, ma piuttosto per focalizzarsi su un compito alla volta. Questo articolo esplora l'illusione del multitasking, il concetto di task-switching e l'impatto negativo del multitasking sulla produttività. Proponiamo il minimalismo digitale come soluzione per evitare le trappole del multitasking, fornendo consigli pratici su come abbracciare questa pratica per migliorare la concentrazione e la produttività.

Categoria: Minimalismo
Dove mi trovavo quando ho scritto l'articolo

Nell’era digitale in cui viviamo, il concetto di multitasking è diventato un ideale ambito, quasi un badge o una skill di cui vantarsi che dimostra la nostra capacità di gestire la frenesia della vita moderna. Ci viene spesso detto che essere in grado di gestire molteplici compiti contemporaneamente è una necessità per tenere il passo con le richieste incessanti del mondo digitale. Tuttavia, cosa succede se la premessa fondamentale del multitasking fosse fallace? E se, invece di essere una competenza che amplifica la nostra efficienza, il multitasking fosse un’illusione che ostacola la nostra produttività e deteriora la qualità del nostro lavoro?

Il multitasking, come lo conosciamo, suggerisce la capacità sovrumana di gestire vari compiti simultaneamente, simile a come un computer esegue molteplici operazioni in parallelo. Tuttavia, a differenza delle macchine, gli esseri umani sono dotati di una mente che funziona in modo diverso. Nonostante la nostra aspirazione a emulare l’efficienza digitale, la realtà è che la nostra cognizione ha dei limiti. E non lo dico io, lo dice la scienza, e in questo articolo te ne parlerò

Ci addentreremo nel mito del multitasking, armati di evidenze scientifiche che svelano la verità dietro questa presunta abilità. L’obiettivo è sradicare l’illusione del multitasking e suggerire come il minimalismo digitale possa offrire una via di fuga da questa trappola moderna, guidandoci verso una maggiore focalizzazione e una maggiore serenità e soddisfazione nel nostro lavoro e nella vita quotidiana. Il nostro viaggio sarà guidato da argomentazioni basate su dati concreti, assicurando una discussione ancorata alla realtà. Sei pront* a scoprire qualcosa di più? Andiamo.

La Verità sul Multitasking

Il multitasking è spesso visto come una capacità desiderabile, specialmente in ambienti lavorativi frenetici. Tuttavia, un crescente numero di ricerche scientifiche sottolinea che quello che percepiamo come multitasking non è altro che un’illusione. Nonostante la percezione comune, gli esseri umani non sono in grado di gestire più compiti contemporaneamente in modo efficace. Ecco alcuni argomenti:

Incapacità Umana di Multitasking

Le evidenze suggeriscono che gli esseri umani sono in realtà incapaci di prestare attenzione a più compiti contemporaneamente. Invece, ciò che percepiamo come multitasking è in realtà un cambio rapido avanti e indietro tra compiti diversi​. (Fonte)

Quando crediamo di essere impegnati in attività di multitasking, ciò che sta realmente accadendo è un rapido cambio da un compito all’altro, noto come “task-switching“. Questo processo di commutazione può essere così veloce da creare l’illusione di stare svolgendo i compiti in parallelo. Tuttavia, ogni commutazione richiede energia cognitiva, e la qualità del nostro lavoro può soffrirne​​​.​

Architettura Cognitiva

Diversamente dai computer, la mente e il cervello umani mancano dell’architettura necessaria per eseguire due o più compiti simultaneamente. Questa architettura si riferisce ai blocchi e ai sistemi cognitivi e neurali che danno origine al funzionamento mentale​. (Fonte)

Mentre i computer sono progettati per gestire molteplici processi in parallelo, gli esseri umani sono “configurati” in modo diverso. La nostra architettura cognitiva è unica e determina come elaboriamo le informazioni e gestiamo i compiti. La mente umana è strutturata in modo tale da concentrarsi su un compito per volta. Questo focus mono-task permette una maggiore precisione, comprensione e apprendimento.

La nostra rete neurale ha limiti che impediscono l’esecuzione efficace di più compiti contemporaneamente. Quando tentiamo il multitasking (ovvero passare rapidamente da un compito all’altro), i nostri circuiti neurali devono lavorare più duramente per gestire il sovraccarico informativo, spesso risultando in errori e riduzione della qualità del lavoro​.

Mentre i computer seguono istruzioni precise, gli esseri umani hanno la capacità di adattarsi, riflettere e innovare. Questa adattabilità è una delle nostre più grandi forze e può essere compromessa quando ci impegniamo in pratiche di multitasking inefficaci.

Infine, studi e ricerche evidenziano come il multitasking possa effettivamente ridurre la produttività, rallentare il completamento dei compiti e diminuire la qualità del lavoro svolto​​. (Fonte)

Va detto, che molto varia in base al tipo di compito e dalle energie mentali richieste per eseguirlo. Non dobbiamo concentrarci per camminare e parlare contemporaneamente, perché non sono compiti che richiedono particolare attenzione. Al contrario, scrivere un report e al contempo assistere attivamente a una riunione sono compiti che richiedono uno sforzo maggiore. Cercare di svolgere compiti del genere contemporaneamente porterà all’impiego maggiore di tempo e alla scarsità di risultati.

Il concetto di Task-Switching

Ora è giunto il momento di addentrarci ulteriormente nel mondo del multitasking. Può darsi che tu ti sia già trovat* a saltellare da un compito all’altro, sentendoti un asso del multitasking. Tuttavia, quello che realmente accade ha un nome differente: si chiama “task-switching”, o cambio di compito.

Il task-switching è l’atto di passare rapidamente da un compito all’altro. Anche se può sembrare che tu stia gestendo più cose alla volta, in realtà stai solo cambiando il focus molto velocemente tra compiti diversi. Questo rapido cambio può facilmente creare l’illusione del multitasking. Ma attenzione, non lasciarti ingannare! Ogni volta che passi da un compito all’altro, il tuo cervello deve riadattarsi, il che richiede tempo ed energia. Cal Newport, nel suo libro “Deep Work”, evidenzia proprio questa dinamica, spiegando come il passaggio frequente tra compiti possa diminuire la nostra capacità di entrare in stati di concentrazione profonda, indispensabili per produrre lavoro di alta qualità. Può sembrare efficiente, ma in realtà il task-switching può essere molto dispendioso in termini di energia cognitiva. Ogni volta che cambi task, il tuo cervello deve “resettarsi” e adattarsi al nuovo compito, il che può inficiare la produttività.

È facile confondere il multitasking con il task-switching, soprattutto quando ci sentiamo molto occupati. Tuttavia, se ti fermi un momento e osservi come gestisci i tuoi compiti, potresti scoprire che invece di eseguirli in parallelo, stai semplicemente saltando da uno all’altro.

Una soluzione potrebbe essere quella di concentrarsi su un singolo compito per volta. Questo può aiutarti a ridurre l’interruzione, migliorare la tua concentrazione e quindi la qualità del tuo lavoro.

Impatto (negativo) del Multitasking sulla Produttività

Dall’efficienza all’accuratezza, il multitasking sembra promettere molto. Ma quando si tratta della realtà pratica, le cose appaiono molto diverse. Il multitasking, o quel che crediamo sia multitasking, ha un impatto significativo sulla nostra produttività, e non in modo positivo.

Molte ricerche hanno dimostrato che l’atto di gestire più compiti contemporaneamente può rallentare il completamento dei compiti e diminuire la qualità del lavoro svolto. Quindi ci metti di più e ti viene pure peggio! Quando tentiamo di spostare la nostra attenzione da un compito all’altro, spesso ci ritroviamo a commettere errori, a perdere tempo prezioso nel processo di riadattamento e a sentirci sopraffatti dal carico di lavoro. Infatti, il multitasking può anche contribuire ad aumentare i livelli di stress. Quando ci sentiamo costantemente sotto pressione per gestire molteplici compiti, può diventare difficile staccare la mente, il che a sua volta può portare a una sensazione di burnout.

Il minimalismo digitale emerge come una pratica utile per combattere l’illusione del multitasking. Adottando un approccio più misurato e focalizzato al lavoro e alla gestione dei compiti, possiamo migliorare non solo la nostra produttività, ma anche la nostra soddisfazione generale. Concentrandosi su un compito alla volta, riducendo le distrazioni digitali e creando spazi di lavoro più organizzati, possiamo liberarci dalla trappola del multitasking e lavorare in modo più intenzionale ed efficace.

In sostanza, lavorare in modo più focalizzato e intenzionale non solo migliora la produttività, ma può anche la qualità della vita, permettendoci di trovare un equilibrio tra il lavoro, il riposo e il tempo libero in un mondo sempre più digitale e connesso.

Il Minimalismo Digitale come possibile Soluzione

Il minimalismo digitale è emerso per me, in un contesto di produttività frenetica, come una boccata d’aria fresca. Questo approccio minimalista ci invita a ridurre le distrazioni digitali e a concentrarci su ciò che è veramente importante.

Il minimalismo digitale incoraggia a semplificare la vita digitale, eliminando le distrazioni inutili e creando spazi per una concentrazione più profonda. Invece di saltare da un compito all’altro in un vortice senza fine di notifiche e interruzioni, il minimalismo digitale ci invita a rallentare, a concentrarci su un compito per volta e a dare il meglio di noi in ogni compito che affrontiamo.

Questo approccio non solo ci libera dall’illusione / trappola del multitasking, ma ci permette anche di lavorare in modo più intenzionale ed efficace. Con una maggiore consapevolezza delle nostre priorità e una riduzione delle distrazioni digitali, possiamo ritrovare un senso di controllo e serenità nel nostro ambiente di lavoro digitale.

Come conseguenza, l’approccio minimalista può contribuire a ridurre lo stress e a migliorare il benessere generale. Senza la pressione costante di gestire molteplici compiti e senza l’ansia indotta dalle infinite notifiche, possiamo trovare uno spazio per un lavoro più riflessivo e gratificante.

Consigli Pratici per Abbracciare il Minimalismo Digitale

Abbracciare il minimalismo digitale può sembrare un compito arduo in un mondo dominato dalla tecnologia. Magari stai anche pensando che prendere in mano il cellulare per 10-15 secondi necessari a leggere una notifica non sia poi così sbagliato. Per esperienza personale e dall’esperienza di altri colleghi, so che non è proprio così. Su 10 notifiche che controlli, magari 7 ti prendono pochi secondi e le ignori, ma le altre 3 ti portano a perdere 15-20 minuti per rispondere / scrollare il feed / approfondire. Nell’arco di una sessione di lavoro, sono 45-60 minuti del tuo tempo persi. Tempo che nessuno ti ridarà indietro e che, in sostanza, nella maggior parte dei casi, non ti ha portato niente di significativo. (Sia chiaro, che in un momento in cui non dobbiamo concentrarci particolarmente, non c’è niente di male a usare i social come sfogo o per decomprimere lo stress)

Con alcuni passi semplici e consapevoli, è possibile ridurre le distrazioni e migliorare la focalizzazione. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  1. Programmare Blocchi di Tempo: Stabilisci periodi specifici durante la giornata dedicati a compiti specifici. Questo aiuta a mantenere la concentrazione e a evitare il salto continuo tra compiti diversi.
  2. Disattivare Notifiche Inutili: Le notifiche continue possono essere una grande fonte di distrazione. Disattiva quelle non essenziali per mantenere il tuo spazio di lavoro digitale più tranquillo.
  3. Praticare il Mono-tasking: Abituati a lavorare su un compito per volta. Questo può migliorare la qualità del lavoro e ridurre lo stress associato al multitasking.
  4. Organizzare lo Spazio di Lavoro Digitale: Mantieni le tue cartelle, file e applicazioni ben organizzate. Un ambiente di lavoro ordinato può contribuire a una maggiore chiarezza mentale.
  5. Pausa Digitale: Dedica del tempo ogni giorno per staccare dalla tecnologia. Questo può aiutare a rinfrescare la mente e a migliorare la concentrazione quando ritorni al lavoro.

Implementando questi consigli nella tua routine quotidiana, potrai avvicinarti di più all’approccio minimalista, migliorando la tua capacità di concentrarti. Prova, non ti costa niente in fondo, no?

Riflessioni Finali

Il viaggio verso il riconoscimento dell’illusione del multitasking e l’adozione di un approccio simile al minimalismo digitale può aprire la porta a un modo di lavorare più intenzionale e produttivo. Nella mia esperienza, questo processo non solo ha migliorato la mia efficienza, ma ha arricchito anche la mia esperienza lavorativa, permettendomi di svolgere compiti anche piuttosto complessi in meno tempo e in modo più efficiente.

Sebbene seducente, il multitasking è una falsa promessa di produttività. Al contrario, il minimalismo digitale ci offre una strada verso una maggiore concentrazione, soddisfazione e successo nel nostro ambiente di lavoro digitale.

A mio avviso, ogni piccolo passo verso il minimalismo digitale è un passo verso una maggiore padronanza del tuo tempo e delle tue energie. Rallenta, concentrati e dedicati con intenzione ai compiti da svolgere. Non solo alzerai la qualità del lavoro, ma percepirai anche meno stress dovuto dal sovraccarico di informazioni e stimoli (overload informativo).

Vuoi approfondire?

  1. American Psychological Association (2006). Multitasking: Switching Costs.
  2. Rubinstein, J. S., Meyer, D. E., & Evans, J. E. (2001). Executive Control of Cognitive Processes in Task Switching. Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance, 27(4), 763–797.
  3. Rosen, C. (2008). The Myth of Multitasking. The New Atlantis, (20), 105–110.
  4. NPR (2013). Think You’re Multitasking? Think Again.
  5. Psychological Science (2001). Driven to Distraction: Dual-Task Studies of Simulated Driving and Conversing on a Cellular Telephone.
  6. NCBI (2003). Neural Basis of the Cognitive Control of Multitasking.
  7. Harvard Business Review (2010). You Can’t Multi-Task, So Stop Trying.
  8. Newport, C. (2016). Deep Work: Rules for Focused Success in a Distracted World.

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